• Pubblicata il
  • Autore: Michele
  • Pubblicata il
  • Autore: Michele

Riparazioni a domicilio - Catania Trasgressiva

Accaduta qualche anno fa. Tra le conoscenze del paese, che frequentavo ai tempi, vi era un tipo ciarliero, classico amicone da bar. La conoscenza era dovuta essenzialmente al fatto che le nostre figlie erano compagne di scuola e quindi ci frequentavamo essenzialmente per quel motivo. La moglie era una donna un po anonima, molto più silenziosa del marito, dai denti un po storti e con un seno molto sodo e appariscente. Non era insomma una bellezza ma neanche un tipo anonimo. Una sera che eravamo alla classica "pizzata" di fine anno con tutti i bambini e le famiglie mi capitò di sedermi vicino a lei e, iniziai a scambiare le classiche quattro chiacchiere di routine per poi trovare in lei una simpatica e interessante interlocutrice. Qualche giorno dopo la trovai al parco col marito (tutti ad accompagnare le figlie). Stavano un po discutendo tra loro. Il contendere era la lavatrice che non funzionava e che il marito (poco propenso a spendere soldi per la casa) esitava a far riparare tanto che mi chiese se conoscessi qualcuno capace di "metterci le mani" e che non facesse spendere molto. Premetto che sono piuttosto portato a questo genere di lavoretti, che però di solito faccio solo a casa o da parenti, però quella volta mi offrii di dare un'occhiata alla lavatrice. Detto fatto prendemmo accordi per il pomeriggio seguente.
Mi recai a casa loro con mia figlia che poteva giocare con la sua amichetta.Lui non era in casa in quanto lavorava a turni e quel giorno gli toccava, così mi disse lei, il pomeriggio. Iniziai ad armeggiare intorno all'elettrodomestico. Era l'inizio di giugno e faceva già caldo. La padrona di casa, visto che le ragazzine erano irrequiete, le mando a giocare in cortile e poi, premurosamente, si offrì di aiutarmi. Mi gironzolava intorno mentre io ero accovacciato e non potevo non notare la scosciata che si offriva al mio sguardo, abbondantemente offerta dal succinto abitino che indossava. Lei non poteva non accorgersi che mi stava offrendo lo spettacolo, per cui vinsi l'imbarazzo e mi misi a guardare con sfacciata insistenza. Quando dissi "Ecco il problema" lei si accovacciò di fianco a me per vedere. Mi si offrì contemporaneamente la vista delle cosce e del seno prepotente, che faceva fatica a non uscire dalla scollatura. Non mi spostai quando premette le sue tette contro il mio braccio. Le dissi, mio malgrado "se ti sposti finisco in un minuto". Lei si rialzò dandomi appena un po più di spazio tant'è che adesso erano le sue cosce a premere contro di me. Mi eccitava quel contatto per cui mi guardai bene da scostarmi. Come promesso terminai quasi subito (si era solo sfilato il morsetto di un filo della pompetta di scarico). "Cos'era?" mi chiese lei. "Solo un problemino con la pompa" risposi mentre orgogliosamente le mostravo come funzionava tutto a dovere. "Strano" mi rispose "non me ne sono accorta. Eppure di pompe sono un'esperta". La guardai un po interdetto. "Si" continuò lei "adesso ti faccio vedere". Mi stampò un bel sorriso con i suoi dentoni storti e poi mi cacciò la lingua in bocca con un bacio subito appassionato. Non feci in tempo a dire una parola che era già accucciata a sbottonarmi la cintura. "Ma no, cosa fai" protestai molto debolmente "dai smettila, tuo marito è un bravo ragazzo..." "Mio marito è uno stronzo" rispose lei tranquilla, "va fuori almeno tre volte la settimana a farsi le sue storie". Non replicai anche perchè lei aveva estratto il mio cazzo e se lo stava già lavorando di buona lena. Per essere un primo incontro fu una scopata da ricordare. La feci appoggiare sulla lavatrice e la impalai per bene da dietro. La sentii sborrare sul cazzo a più riprese. Mentre affondavo i miei colpi si voltava a baciarmi e a leccarmi il viso come se fossimo amanti da sempre. Afferrai i suoi seni sodi e grossi e glieli stropicciai violentemente intanto che il mio cazzo penetrava sempre più. Mi implorò di non smettere intanto che i suoi orgasmi continuavano. Quando fu soddisfatta mi sfilai e lei si girò verso di me. "Tu non vuoi godere?" mi chiese gentilmente. "Certo" risposi "ma voglio vedere se sei veramente un'esperta di pompe..." Si inginocchiò a lustrarmi il cazzo con la lingua, giocò a lungo di bocca e di lingua, poi, come una vera pompinara, non si staccò dalla presa fichè non ebbe ingoiato l'ultima goccia di sborra calda.

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!
26/06/2010 19:04

lucaboia

com è ke io le lavatrici le aggiusto di professione e ste storie nnmi capitano mai?

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati