• Pubblicata il
  • Autore: Marco
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La moglie del farmacista - Catania Trasgressiva

Siamo amanti da diversi mesi. Lei, un bel pezzo di mora sui 40 anni, è la moglie del farmacista del paese della bassa Padana dove mi sono trasferito un anno fa. Oltre ad essere la mia amante è anche la padrona della casa in cui ho preso una camera in affitto. E' una femmina calda e dalle forme generose, molto più giovane del marito farmacista. Il nostro rapporto è basato esclusivamente sul sesso ed entrambi ne siamo consapevoli. Il più delle volte ci troviamo in albergo ad almeno 20 km da dove abitiamo per evitare di dare nell'occhio. A volte, se abbiamo poco tempo, o anche perchè può diventare più eccitante, lo facciamo in auto. Come quella sera della scorsa settimana. Lei, dopo la cena con le amiche ha lasciato la sua macchina nel parcheggio del multisala, dove io la aspettavo. Subito ci siamo diretti verso il posto dove ci rechiamo di solito.
Si tratta del piazzale antistante una vecchia caserma abbandonata dove un cartello ALT ZONA MILITARE non tiene lontano più nessuno. Come sempre mi sono fermato dietro lo spigolo del muro di recinzione. Praticamente invisibili dalla strada. Appena fermi la moracciona ha iniziato a strofinarmisi addosso, le lingue si intrecciavano senza tregua, in un attimo le ho sfilato la camicetta e i suoi seni prepotenti sono rimasti quasi scoperti tanto era ridotto il reggiseno che li conteneva. La signora è venuta subito alla ricerca del mio cazzo già duro e ha iniziato a lavorarmi di bocca molto meticolosamente. Si era accovacciata sul seggiolino in modo che con la mano sinistra riuscivo a dettare il ritmo della sua pompata e con la destra le ho tirato su la gonna e ho intrufolato le dita sotto al suo perizoma.Dopo un paio di minuti le mie dita avevano già perlustrato per bene la figa bagnata della moracciona e adesso, con l'indice e il medio uniti, stavo slargandole il buco del culo mentre lei inghiottiva il cazzo fino alle palle. "Dai, zoccola, sbocchinami per bene, leccami i marroni intanto che ti preparo il buco del culo" la incitavo ben sapendo come le piacesse essere trattata da troia. La signora mugugnava col cazzone in bocca e due dita ben piantate nel culo quando una luce abbagliante ha illuminato l'interno della vettura. Con un grido lei ha cercato di ricomporsi mentre io mi tiravo su le braghe. Fuori c'erano due tizi, erano due guardie notturne di una società di vigilanza a giudicare da come erano vestiti.Ancora timoroso Ho abbassato leggermente il finestrino.
"Lo sapete che questa è zona militare?" mi dice il primo. Farfuglio una qualche risposta.
"Lo sapete che adesso dobbiamo choiamare i carabinieri che devono fare il verbale?" Aggiunge il secondo. Sono due meridionali, come me, abbastanza giovani, sui trenta anni. La signora è diventata pallida. Cerco di essere diplomatico. "Sarebbe un bel problema" dico, "la signora è sposata e potrebbe nascere un grosso guaio". Intanto scendo dalla macchina. I due mi guardano, poi osservano con ingordigia la moracciona che coraggiosamente è scesa anche lei. La camicetta ancora sbottonata lascia vedere l'abbonandte mercanzia di cui è dotata. "Vi prego" dice lei "siate buoni, non rovinatemi, vi ricompenserò". "Signora" dice il più alto dei due "noi dobbiamo fare il nostro lavoro alrimenti rischiamo di perdere il posto".
"No, vi prego" sussurra la farmacista "sembrate dei giovani così per bene, non potete rovinare così una signora". I due si guardano, poi guardano me. "E cosa dovremmo fare a una bella signora come lei?" dice il più basso calcando la voce sulle parole bella signora.
La farmacista, sicuramente abituata a trattare con gli uomini, risponde subito a tono "Quello che fanno gli uomini con le belle donne, usare la galanteria". Il tipo però ha già in mente qualcosa perchè replica "Le signore a modo però sanno come comportarsi con gli uomini galanti". La bella mora coglie il messaggio, mi guarda, poi guarda i due, fa un bel sorriso e, calcando sul suo accento emiliano dice "Beh, ragazzi se è solo per questo vi assicuro che se sarete galantuomini vi sarò molto, molto, riconoscente" calcando la voce sulle parole molto riconoscente.
Poi a me "tu, caro non hai nulla in contrario, vero?" Non attende la mia risposta che già si avvicina ai due con un sorriso ammaliante.
In men che non si dica i due la stanno già palpaggiando a 4 mani.
Mi avvicino anch'io a reclamare la mia parte.
In breve la signora si ritrova a seduta sul mio cazzo, attraverso la portiera spalancata i due vigilantes si fanno sbocchinare a turno. Uno si allontana e tira fuori dalla sua auto un plaid che steso a terra diventa il giaciglio su cui la signora mostra tutta, ma proprio tutta, la sua riconoscenza.
Non escludo che la farmacista, nonostante la situazione, abbia goduto alla grande anche lei. Di certo i due compari se la sono goduta alla grande. Infine ci hanno salutato mentre la signora ancora si asciugava i rivoli di sborra calda che i due le avevano spruzzato abbondantemente in faccia. Non abbiamo parlato mentre la riaccompagnavo alla sua macchina. Mi ha sorriso mentre partiva alla volta del paese e io mi sono diretto verso il solito bar sulla via Emilia.
Mi sono seduto al tavolino dove erano già un paio di amici miei compaesani. "Allora, come va la serata?" ho chiesto. "E' cominciata bene, magari fosse così tutte le notti. Adesso riprendiamo il nostro giro di ronda. Hai una birra pagata" mi risponde Santo,il più alto dei due mentre già aprono le porte dell'auto della società di vigilanza.....

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30/08/2011 23:54

gabri

La moglie del farmacista io la conosco.... bravo

02/12/2010 18:18

Jack Bruno

Sei il solito meridionale puzzolente e morto di fame !!!

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