• Pubblicata il
  • Autore: Davide Murrini
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La mia amica Lorena - Catania Trasgressiva

- “Pronto? Ciao, Lorena, come va? Posso venire a farti visita o oggi hai da fare?”.
- “Che domande! Per te ci sono sempre, Cristina! Più tardi devo uscire con Eugenio, ma vieni pure nel primo pomeriggio, abbiamo tante cose da dirci! Ti aspetto, ciao!”.
Lorena era più grande di me, aveva 28 anni ed era una bella ragazza, molto formosa; portava capelli ricci e neri ai quali spesso amava tingere le punte con un velo di color rosso, molto erotico. Ci volevamo un mondo di bene, quasi fossimo sorelle, ed eravamo amiche da molto tempo ormai; amavamo passare ore ed ore insieme confidandoci a vicenda i nostri segreti più intimi ed i nostri problemi, nel bene o nel male. Praticamente eravamo cresciute insieme (le nostre famiglie si frequentano tuttora) e non abitavamo distanti. Lorena, come ho già detto, aveva qualche anno in più di me e viveva da sola, in un grazioso monolocale completamente messo a nuovo e per questa sua scelta d’indipendenza io l’ammiravo tantissima. Lavorava come segretaria presso uno studio legale ed era una donna completamente autosufficiente ormai.
Quel giorno indossavo un vestitino estivo davvero niente male, quasi provocante; del resto dovevo tener conto che più tardi avrei dovuto soddisfare le voglie del mio amore, Andrea. Dopo pochi minuti di cammino arrivai finalmente a casa di Lorena.
Mi accolse a braccia aperte.
- “Vieni, cara, accomodati pure”.
Il suo appartamentino era pulito e in ordine, come sempre. Il grande letto matrimoniale occupava gran parte dello spazio a disposizione, ma era tutto molto ben disposto e accogliente. Mi offrì qualcosa da bere e cominciammo a parlare del più e del meno. La trovai davvero in gran forma; evidentemente la vacanza al mare avvenuta qualche giorno prima con Eugenio, il suo ragazzo, l’aveva ristorata a dovere, e si vedeva! Mi raccontò per filo e per segno il trascorrere di quei giorni felici trascorsi al mare con Eugenio. Aspettavo solo che finisse il suo racconto per poterle confidare le mie nuove avventure erotiche e per avere qualche consiglio prezioso da lei. Cominciai a raccontarle della casuale esperienza avvenuta con Giovanni, il fratello di Andrea, quando di colpo m’interruppe.
- “Scusa, ti spiace se indosso qualcosa di più leggero?”.
Faceva davvero un gran caldo e non osavo dirle di no, anche perché eravamo in casa sua.
- “Ma ti pare, Lory, fai pure”.
Dopo pochi istanti si ripresentò davanti a me; indossava una camicetta da notte corta, semplice, leggera, quasi trasparente. Conoscevo bene Lorena, ma ora come non mai potevo notare che era veramente una bellissima ragazza, formosa. Continuai il mio racconto tranquillamente e senza imbarazzo; tra noi non c’erano mai stati segreti. Le mie parole, che descrivevano ogni particolare, anche il più privato e piccante, delle esperienze sessuali da me vissute, sembravano entusiasmarla. Era davvero contentissima del fatto che, finalmente, anch’io avevo vissuto esperienze sessuali di un certo calibro, e non solo con Andrea.
Secondo la mia amica del cuore era giusto che io, ormai alla soglia dei 23 anni, facessi esperienze sessuali di un certo spessore; esperienze diverse e con persone diverse, provando piaceri diversi, perversi e mai conosciuti prima, gioie ed emozioni, divertendomi, lasciandomi alle spalle la monotonia che poteva dare un semplice rapporto con Andrea.
Lorena aveva ragione ed io ero completamente d’accordo con lei: era una donna di una certa esperienza e si vedeva; era una vera amica e come sempre sapeva consigliarmi su tutto quanto al momento giusto. Era da sempre il mio punto di riferimento più importante e le volevo davvero un gran bene.
Parlai a lungo delle sensazioni che avevo provato prima con Giovanni, poi con Enrico, soffermandomi spesso a descrivere ogni attimo in cui le loro lingue toccavano la mia fichetta. E mentre raccontavo a Lorena di quei meravigliosi rapporti orali sentivo che mi stavo di nuovo eccitando, al solo pensiero di essere leccata nuovamente dalla lingua di Giovanni, o da quella di Enrico. Non potevo farne a meno, era più forte di me. Il pensiero delle loro lingue che affondavano nella mia dolce passera mi mandava letteralmente in estasi.
Mi alzai di scatto, quasi impaurita. Lorena si accorse subito di tutta questa mia eccitazione, ma non ne fece assolutamente un dramma; anzi, mi disse che era del tutto normale e che non dovevo preoccuparmi di nulla. Lorena cominciò ad accarezzarmi dolcemente per tranquillizzarmi, con la calma e la comprensione di una sorella maggiore. Stavo molto bene in sua compagnia perché sapevo che di lei potevo fidarmi, poteva capirmi e potevo sempre contare sul suo prezioso aiuto; eravamo molto affiatate.
Lorena continuò ad accarezzarmi per qualche minuto, su tutto il corpo. Non ero spaventata, anzi; mi piacevano le sue coccole e mi sentivo completamente a mio agio in sua compagnia.
- “Sei una ragazza molto carina, Cristina…molto attraente…Capisco perché i ragazzi quando ti vedono vanno in escandescenza…”.
- “Dai, Lory, non scherzare…”.
- “Dico sul serio, amore mio…”.
Poi la sua mano scivolò sempre più giù, sul basso ventre, sulla fica.
- ”Ti hanno leccato qui? E’ qui che hanno usato così bene la lingua?”.
Alla mia risposta affermativa disse:
- “…Ma una donna lo sa fare molto meglio, non lo sai?”.
Con notevole abilità e precisione mi sfilò le mutandine in un solo gesto; poi venne la volta del vestito e di colpo mi ritrovai nuda innanzi a lei. Ormai ero una cosa sua. Non ero per niente imbarazzata, anzi mi sentivo ammirata dalla mia migliore amica. Cominciò ad accarezzarmi con sempre più entusiasmo, per poi farmi accomodare sul grande letto matrimoniale dove lei ed Eugenio avevano fatto chissà quante scopate.
- “Non ti preoccupare, non succede niente. Non avere paura, rilassati, lasciati andare…vedrai, ti piacerà moltissimo, fidati della tua migliore amica, fidati di me”.
Le sue parole invocavano fiducia ed io mi rilassai totalmente lasciandomi andare al suono della sua voce, ubbidendo ai suoi comandi. Come in un bellissimo sogno mai realizzato la lingua poderosa ed esperta della mia amica Lorena mi stava leccando ripetutamente la fica, in ogni suo punto; era veramente stupendo. Aveva avuto ragione anche questa volta; una donna è molto più brava e delicata. La mia amica sapeva usare la lingua in maniera assolutamente divina. In breve mi ritrovai in un lago di caldi umori che, bagnando il volto di Lorena, finirono sul materasso candido di quel comodo letto. Era fantastico; era bellissimo essere leccata da lei.
- “Oh, Lorena, ti voglio bene!”.
La mia amica del cuore non si fermò lì. Doveva farmi conoscere ancora qualcosa di nuovo, di più bello, che non avrei mai e poi mai dimenticato. Quella sua camicetta trasparente era un’attrazione fatale per me. Avevo un desiderio irrefrenabile di spogliarla, di toccarla, per poterla finalmente ammirare con calma in tutte le sue bellissime forme. Spogliai Lorena con calma; era eccitatissima. Aveva un seno bellissimo che io presi a leccare subito; i suoi capezzoli erano duri come sassi, la sua fica era bella, pelosa e saporita. Era semplicemente fantastica, una donna stupenda. Ma la sua lingua calda e umida desiderava ancora i miei sapori. Mi fece accomodare sopra di lei, in quello che poi si rivelò un bellissimo sessantanove. Con quella sua lingua fenomenale continuava a leccarmi poderosamente la passera e, mentre con un dito accarezzava dolcemente il buchino del mio culetto, io avevo l’occasione di poter ricambiare volentieri il suo gesto d’amore; la mia calda lingua stava assaporando tutto il gusto della fica stupenda e vogliosa di Lorena. Stavo vivendo una bellissima esperienza; avrei voluto che non finisse mai. A poco a poco infilò con delicatezza il suo dito nel mio culetto, fino ad affondarlo completamente. Stavo godendo come una pazza isterica, come una vera vacca in calore; ero in balìa della mia migliore amica e ciò mi rendeva immensamente felice. Le nostre lingue si muovevano in simbiosi; la sua passera era qualcosa di strabiliante. Mi piaceva leccarla, mi piaceva il suo gusto. La leccai talmente bene e con foga che in breve tempo tutta la soddisfacente voglia della mia amica del cuore mi avvolse soavemente, bagnandomi il viso. Ero circondata dal suo meraviglioso profumo; ero talmente presa dall’eccitazione che, vedendo con i miei stessi occhi e in modo così ravvicinato l’orgasmo di Lorena, volevo completare l’amplesso con un orgasmo incredibilmente folle.
Leccava divinamente, con maestrìa e abilità, mentre muoveva con ardore il suo dito dentro di me, nel mio culo. Poi di colpo fece vedere tutta la sua passione, ricca di esperienza vissuta. Infilò dolcemente e delicatamente due dita nella mia passera torrida e rigonfia di bollori, continuando il lavoro precedentemente iniziato con la lingua.
- “Oh, Lory, amore mio…cosa mi stai facendo??…”.
Era veramente fantastico. Adesso potevo gustare tutta l’esperienza della mia migliore amica assaporando dolcemente e contemporaneamente la sua lingua e le sue dita, sia in fica che in culo. Non avevo mai provato una sensazione simile ed ormai non potevo più resistere a quei suoi movimenti ricchi d’amore e di passione folle.
In pochi secondi feci contenta la mia amica Lorena, inondando il suo volto di profumati umori di sesso.
Una volta soddisfatte restammo lì, sul letto, tutte nude, abbracciate; continuammo per un bel po’ a scambiarci reciprocamente dolci baci ricchi d’amore, scambiandoci dolcemente i nostri sapori con abili colpi di lingua.
Era stato davvero stupendo, un’esperienza che mai dimenticherò, grazie a Lorena.
Ora la nostra amicizia era diventata davvero più solida, bella e sincera, come non lo era mai stata prima e l’amore che provammo reciprocamente l’una per l’altra era diventato qualcosa di unico ed indescrivibile.
Forse quel giorno m’innamorai di lei…

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