• Pubblicata il 17/12/2010
• Autore: Travesta

Area di sosta - Catania Trasgressiva

Premetto sono bsx convivente con compagna; sino a qualche tempo fà non avevo dubbi sulla mia sessualità, financhè non successe quest'estate un fatto nuovo.
Rientrando da lavoro verso firenze proveniendo da roma, mi sono fermato diciamo per urgenze fisiologiche in un'area di sosta sull'autostrada.
Notai che la stranezza di quell'area stava nel fatto che era ai piedi di una collinetta e gli girava tutt'intorno.
Vidi un gran movimento diciamo verso la sommità, un andirivieni di uomini che andavano e venivano alla spicciolata da un cespuglio in mezzo alla pineta. Mi avvicinai anch'io e con mia somma sorpresa notai una figura supina a quattro zampe circondata da un gruppo di uomini che a turno approffitavano delle sue grazie. Rimasi un pò sbalordito data l'ora, erano circa le 14.00 e tornai verso la mia auto. Aspettai poi che questa persona scendesse e mi accinai a lei. Dopo i convenevoli scoprii che era un travestito in privato e che settimanalmente si concedeva a questo gioco morboso. ci scambiammo i cellulari e mi disse che se volevo mi avrebbe chiamato.
Avvenne la settimana successiva, mi chiamò e mi disse che si sarebbe recata all'area dfi sosta alla sera stessa. Io gli chiesi se aveva bisogno di qualcuno che la aiutasse nelle sue performance. Lei stupita mi disse ok porto qualcosa anche per te ti vestirai e truccherai lì.
Arrivò e dopo qualche battuta mi fece indossare calze a rete autoreggenti, un body nero ed un impermeabile di pelle, usai i miei stivali che avevo, misi una parrucca e del rossetto e salìì con lei sulla collina.
Sculettavamo come mignotte e ben presto ci fù il solito andirivieni.
Lei mi disse che per la prima volta prenderlo dietro così lì in quel carnaio nn era salutare mi accucciai come sul bidet e cominciai a menare e leccare cazzi che immancabilmente finivano nel suo culone. Ne prese cinque uno dietro all'altro con mio stupore ed invidia. Un ragazzone mi invitò a spostarmi e cominciò a palpeggiarmi il culo e il pisello ormai fracido dalle tante sborrate fatte. Mi chiese se ero vergine ed alla mia risposta affermativa mi disse che avrebbe fatto piano ma che un culetto nuovo lo alettava troppo.
Cominciò a leccarmelo e pian piano insinuò la sua lingua nel mio buco, altrenandola poi col dito; mi sentivo in visibilìo nn ne potevo più, volevo dargli il culo ad ogni costo.
Mi inginocchiai verso di lui e glielo presi in bocca un tarello niente male, infilai il condom e mi preparai ad accoglierlo dentro me. Fù bravissimo, fece delicatamente tutto ciò che doveva ed alla fine dopo un iniziale irrigidimento, finalmente avevo il culo sverginato, continuò poi con più mimpeto sino a riempire tutti il serbatoio del condom che mi svuoto poi sulle chiappe. Ero venuta come una cagna nn stavo in me. Lui mi fissò e mi disse, aveva ragione la mia amica vanessa stasera ho un regalo x te, e me lo ha fatto davvero sei splendida Marika.
Da quella sera io e Vanessa smolliam cazzi sulla collina.

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