• Pubblicata il 25/10/2010
• Autore: Antonio

A silvia 1 - Catania Trasgressiva

I ricordi tornano come lampi nella mia mente.
Estate di qualche anno fa, io avevo 20 anni avevo la fortuna di avere la piscina a casa, ma ero scazzato d'estate non avevo voglia di fare gran chè, abitato distante dalle città e oltre che giocare a calcio le giornate erano noiose, così andai a salutare mia nonna............ lì c'era la mia cugina di 18 anni che stava studiando e la invitai a fare un bagno da me, mi disse dopo lo studio, vabbè.
Stava china sui libri, camicetta estiva senza reggiseno io la guardavo, aveva una terza abbondante io avevo la tuta mani in tasca e mi toccavo il pisello di nascosto, quando Silvia Alzo la testa vide il rigonfio dei pantaloni e abbassò subito la testa. Io giravo per casa sua 1 , 5 , 10 minuti, sempre “duro”, ogni tanto mi fermavo di fronte a lei e lei mi guardava e io vidi che i capezzoli erano diventati duri turgidi erano ben visibili sotto la maglietta.
Mi disse vado a prepararmi, andò in bagno per mettersi il costume la porta schiusa e attraverso lo specchio la vidi nuda, tette al vento, si mise la crema sul seno, sapeva che ero fuori della porta e sapeva che mi masturbavo solo al pensiero di sognarla, solo vedendola e lei “bastarda” mi lasciava sempre con il fiato sospeso.
Borsa pronta mi disse, usci camicetta abbottonata, mini con sotto costume e a piedi ci dirigemmo verso casa mia, erano 2-3 chilometri a piedi, saranno state le 4 del pomeriggio lei camminava di fianco a me, la strada era dissestata, la camicetta era semiaperta e i seni erano ben visibili.
Camminando mi disse “mi hai visto in bagno mentre mi cambiavo” …. azz, lo sapeva che ero lì ma mai avrei pensato ad una domanda del genere, si risposi lo sai che mi piaci, “ e cosa facevi” , risposi, mi toccavo, “e ora sei ancora duro” ero rosso come un peperone, ero timido e non sapevo cosa fare; mi vergognavo, lei mi mise una mano nella tasca dei pantaloni e mi tocco il cazzo lo strinse forte forte finchè non mi lamentai, “ allora è vero” mi disse.
Dopo poco arrivammo in piscina eravamo soli, io andai in casa a prendere il costume, quando tornai la vidi al sole in 2 pezzi, aveva un seno che oggi direi di silicone, due pere fantastiche con 2 capezzoli rigonfi.
Io avevo un asciugamano che mi copriva i fianchi, “che fai, ti vergogni? Levati quell'asciugamano”, quando lo tolsi avevo il cazzo talmente gonfio e duro che quasi usciva dallo slip. Lei mi vide e non disse nulla, per i suoi seni avevano i capezzoli ancora duri.
“andiamo dentro che il fresco aiuta”, cosi in piscina non vedendola in continuazione non ci pensai finchè dopo un po' di nuotate salendo la scala, lei scivolo e aggrappandosi a me d'istinto mi mise una mano sotto il costume, mi ritocco il cazzo “ma sei sempre eccitato” mi disse.
Anche tu mi sembra, lei si offese, anche se fosse stato vero non gli piacque che l'avessi notato, per tutto il pomeriggio mi evitò era incazzata, io nuotai e feci il morto ma il desiderio di farmi una sega era troppo, mentre facevo il “morto” vedevo lei che mi guardava e si toccava il costume, ad un tratto mi misi la cappella fuori del costume e notai che lei cercava di guardare senza farsi notare.
Verso le 5 mi disse “vado a farmi una doccia, mi accompagni”, io uscii dalla vasca e l'accompagnai alle docce, erano 2 docce distinte senza tende, l'acqua era calda e si stava bene, io mi tolsi il costume e lei mi disse “mi spoglio ma non venire qui, chiaro” ok le dissi.
Dopo poco spiai la sua doccia era stupenda un seno fantastico una fichetta depilata e un culo da sballo, a oggi sembrava una brasiliana, abbronzata capello liscio lungo, si stava lavando i capelli ed io ero li che mi toccavo la canna, volevo venire e sarei venuto di li a poco, quando Silvia mi chiese dello shampoo, non ne ho le dissi, lei venne da me e mi trovo teso “cazzo ma stai sempre duro tu”, senti non voglio essere maleducato ma ti penso e lo sai ti desidero e lo sai ora sei qui nuda davanti a me e vorrei farmi una sega guardandoti, dato che non posso farti altro, “ok però vieni nella mia doccia”, la doccia non era grandissima, eravamo molto vicini, silvia era più bassa di me il mio cazzo gli arrivava sopra l'ombelico ero duro e agitato “non ti masturbi?” ok ok, lo presi in mano e incomincia a segarmi, lei mi guardava compiaciuta e si toccava i seni.
Che bella che sei, “finalmente un complimento”, ah risposi ma te lo dico sempre “no, sei sempre eccitato e lo so ma non me lo dici mai”, scusa hai un seno bellissimo e abbassandomi con la bocca all'altezza dei suoi capezzoli, le chiesi: posso, lei non rispose nulla e io leccai quelle punte poi cambiai seno e tornai al primo, leccavo e succhiavo, ora avevo lasciato il mio cazzo e tenevo i suoi seni con le mani e leccavo avidamente quelle tette fantastiche, provai a toccarle la fica e lei mi bloccò la mano chiudendo le gambe che sino a quel momento erano state divaricate, si girò, le puntai il cazzo sulla schiena la tirai a me con la mani sulle tette, le strinsi i capezzoli fino a farle male si girò di nuovo si allontano io indirizzai il mio cazzo verso il suo seno e spari 1, 2 3 schizzi di calda sborra sul suo seno, mi prese il cazzo e mi masturbò, una due tre e poi venni addosso alle sue tette e venni ancora e ancora e lei continuava a menarmelo finchè non mi sfiniiii.
Scritto e vissuto da arky73@libero.it

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